viernes, 18 de junio de 2010

OUT-BOOK / IF-BOOK an artist’s books platform, SPOLETO



OUT-BOOK / IF-BOOK an artist’s books platform
1 piattaforma sul libro d'artista/3 città/2 mostre/infinite ipotesi del libro d’artista/2 workshop/1 laboratorio sull’editoria
4 archivi/5 spazi/ interventi book-specific/1 catalogo
Quinta edizione biennale del Libro d’Artista 2010
SPOLETO, Palazzo Mauri, Biblioteca Comunale / varie sedi
a cura di Giorgio Maffei / Emanuele De Donno
progetto di VIAINDUSTRIAE / STUDIO A’ 87

mostra interattiva
OUT-BOOK moltiplicazioni e sconfinamenti del libro d’artista contemporaneo
inaugurazione sabato 19 giugno 2010 ore 18,30
Spoleto, Palazzo Mauri Biblioteca Civica
interno 19 giugno 18 luglio 2010

interventi specifici di • Banu Cennetoglu • Documentation Celine Duval • Dora Garcia • Daniela Comani • invernomuto • Melissa Dubbin & Aaron S. Davidson • KoobookArchive / Maria Arena / canecapovolto + zoltan fazekas / Dominique De Beir / Anne-Clémence de Grolée / Anna Guillot / Guy Lemonnier / Armin Linke Nelida Mendoza / Sabrina Mezzaqui / Michela Pelusio • Helene Sommer • Michele Lombardelli/Mauro Maffezzoni • Angelo Candiano • Markus Miessen • M+M • Chiara Dynys • Umberto Raponi • Aldo Grazzi/Giulia Filippi • Francesco Spampinato/This is a magazine • the infinite Library(Epaminonda & Cramer) • Celine Condorelli • Aleksandra Mir • Amedeo Martegani •
• contributi di Cristoph Schifferli, Ginevra Bria, Atto Belloli, Aldo Iori, Maura Picciau, Andrea Granchi, Donatella Nani

•Performances, actions, and other events
a publication conceived and performed by Luca Pucci designed by Ryts Monet edited by Cornelia Lauf
• platform exhibition design IF LIBRARY di Mael Veisse

Chiesa di S.Carlo Spoleto, inaugurazione sabato 19 giugno ore 17,00
Libri all’indice installazione bio/bibliografica
progetto specifico
archivio libri d’artista STUDIOA’87
opere di
Mario Airò, Catherine Arthus-Bertrand, Krzysztof Bednarski, Zadok Ben David / Motti Mizrachi, Mario Callens, Nicola Carrino, Enrico Castellani,G.Achille Cavellini, Pietro Consagra, Luca Costantini, Enzo Cucchi, Hugo de Kempeneer, Chiara Dynys, Piero Dorazio, Christian Dotremont, Caio Mario Garrubba, Andrea Granchi, Massimo Giacon / Ettore Sottsas, Irina Ionesco / Gabrielle Wittkopp, Anselm Kiefer, Jannis Kounellis, Jeffrey Isaac, Emilio Isgrò, Isidore Isou, Sol LeWitt, Serenella Lupparelli, Marco Magrini, Sebastian Matta, Torvald Moseid, Nuvolo, Gianfranco Pardi, Fabrizio Passarella, Luca Patella, Lamberto Pignotti, Umberto Raponi, Ursula Stalder, David

laboratorio editoria del libro d’artista
IF BOOK libro d’artista ed infinite ipotesi
dal 15 giugno al 18 giugno 2010
Foligno, Spoleto, Perugia, varie sedi

an artist book platform and interventions
2 laboratori
BookBuilders and BookMachines an artist’s book-workshop con Amedeo Martegani
Martedì 15 giugno h 10,30-13,00 / 17,00-21,00 Libreria Carnevali exCinema Astra Foligno
Leggendo l’immagine immaginario del libro d’artista an artist’s book-workshop con Jacopo Miliani
16/17/18 giugno Biblioteca Comunale, Foligno / Biblioteca Accademia Belle Arti Perugia / Biblioteca G.Carandente Spoleto
con gli studenti Accademie Belle Arti Perugia, Firenze ed Urbino corsi di Aldo Iori, Andrea Granchi e Gianluca Murasecchi

2 presentazioni/interventi specifici
UMBRIA underground con Jeffrey Isaac, una coedizione PIM magazine/RAGNATELE
Mercoledì 16 giugno h 18,30 OFFICINA 34, Foligno
FFwd magazine presentazione multimedia di Invernomuto
Giovedì 17 giugno h 21,00 Libreria Carnevali ex-Cinema Astra Foligno

2 bookshop artist’s books, freepress e fanzines
ARTIST’S bookshop IFLIBRARY/libreria Carnevali/OFFICINA 34 display/design di Mael Veisse
1 concerto
concerto “Xiu Xiu” a cura di Black Sheep
Mercoledì 16 giugno h 22,00 auditorium S.Domenico, Foligno

Il progetto di STUDIO A’87 e VIANDUSTRIAE curato da Giorgio Maffei ed Emanuele De Donno, è stato concepito come una piattaforma di eventi sia espositivi che laboratoriali sul libro d’artista, una interfaccia che coinvolgerà artisti, operatori italiani ed internazionali, nei diversi spazi aperti ad un pubblico specialistico e non.
Il programma IF BOOK (infinite ipotesi del libro d’artista contemporaneo) si svolgerà dunque a partire dalla mostra tematica OUT BOOK, moltiplicazioni e sconfinamenti del libro d’artista, disseminata nelle sale della Biblioteca Comunale di Palazzo Mauri con interventi specifici appositamente pensati dagli artisti invitati ad interagire con lo spazio/metafora della Biblioteca. L’allestimento curato e progettato dal designer francese Mael Veisse includerà una serie di stazioni, microallestimenti in cui ogni artista spiegherà e renderà praticabile il proprio libro d’artista.
Indicativo per questo aspetto il progetto Infinite Library di Haris Epaminonda e Daniel Gustav Cramer o di Banu Cennetoglu che propone un Catalog di foto digitali (progetto presentato all’ultima Biennale di Venezia), o di Documentation Celine Duval che propone uno delle sue operazioni editoriali in serie oppue KoobookArchive in cui Anna Guillot genera un processo intermediale e collaborativo con altri artisti per edificare una opera/archivio di libri multicanale.
Markus Miessen e Condorelli o alle forme editoriali ibride come i magazine, gli allegati, le pubblicazioni modulari
Aleksandra Mir, M+Me invernomuto.I curatori dunque per mettere in atto questo scarto epistemologico non scelgono più i libri da esporre ma invitano gli artisti a collaborare nei criteri di mostra in piena esigenza di rinnovamento. Un esperimento di condivisione della ricerca, una piattaforma di dialogo culturale che tende anche a mettere in crisi i comportamenti abituali del sistema dell’arte.
Questa mostra interattiva è anticipata da interventi pubblici che si svolgeranno dal 15 al 18 atre giorni in cui varie sedi nella città ospiteranno e condivideranno una ipotesi di lavoro, IF BOOK libro d’artista ed infinite ipotesi, una piattaforma/laboratorio legata all’editoria indipendente e sperimentale del libro d’artista con due workshop di Amedeo Martegani e Jacopo Miliani, presentazioni multimedia di progetti editoriali d’artista come FFwd magazine di Invernomuto.E se il libro? Il libro si pone delle domande confrontandosi con le ricerche editoriali del libro d’artista.

La manifestazione nella sua estensione tematica e territoriale vuole sia approfondire aspetti scientifici del libro d’artista contemporaneo ancora insondati, che animare il dibattito e allargare l’audience con eventi collaterali. Per questo il contorno delle sezioni espositive hanno più momenti interattivi, da quelli laboratoriali agli interventi artistici site and book-specific, a quelli di studio e confronto tra operatori, curatori, editori ed artisti sulle tematiche suggerite dalla mostra. Il progetto prevede edizioni esterne ( Catania, Università degli Studi e Modena, Biblioteca Civica Luigi Poletti ) con il criterio della diffusione e trasmissione delle tematiche della mostra è nella logica della costruzione di un network di enti ed istituzioni legate e specializzate in questo settore.
il libro d’artista è oggetto in divenire anche il catalogo che lo racconta dovrà avere una struttura aperta. Sarà pertanto organizzato come uno strumento in progress formato da un contenitore che contiene un volume a forma chiusa che raccoglie i materiali della sezione “in-book” e da fogli, tavole, immagini, appunti che ricostruiranno il lavoro, mai realmente chiudibile, delle sezioni “out-book” e “if-book”. Un catalogo aggiornabile, modificabile, cantiere di un libro infinito.
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IN-BOOK / OUT-BOOK / IF-BOOK an artist’s books platform
LIBEROLIBROdARTISTALIBERO5/V biennale Libro d’Artista 2010

FOLIGNO, Palazzo Trinci / SPOLETO, Palazzo Mauri, Biblioteca Comunale - Palazzo Collicola, Galleria Carandente
Arti Visive e Biblioteca G.Carandente / varie sedi / 24 aprile - 18 luglio 2010
a cura di Giorgio Maffei / Emanuele De Donno
progetto di VIAINDUSTRIAE / STUDIO A’ 87

miércoles, 2 de junio de 2010

Flyer Moving Books



El Flyer de la expo Moving Books, te lo puedes descargar, imprimir, cortar donde hay la linea discontinua y plegar a acordeón, donde hay linea continua (como en la foto) y ya lo tienes!

FOTOS EXPO MOVING BOOKS














Ayer desmontamos en Abracadabra la exposición Moving Books, exposición de libros en movimientos.

Aquí os dejo algunas foto del día de la inauguración justo antes de que se abriera al público. El día de la inauguración expusimos los libros en dos grandes mesas (dos “jardines” de libros!) y durante el mes dejamos los libros expuestos en las vitrinas, siempre con la posibilidad de visionarlos con el utilizo de guantes.
Vino muchíssima gente durante la noche de la inauguración y también durante todo el mes de mayo. Que ilusión ver tanto interés!

Gracias a todos los que han participado por hacer posible este evento!

Podéis recoger vuestros libros personalmente en la librería Abracadabra o pidiendo el envío por correo (en contrarembolso) enviando un mail a ilboscoblu@gmail.com indicando nombre y dirección.

Hasta pronto!
Roberta

lunes, 31 de mayo de 2010

El Sonar para los niños



El Sonarkids,

música y experiencias creativas para niños y padres.

Barcelona, 12-13 de junio 2010


Bases del VIII Premio Anaya de Literatura Infantil y Juvenil



Para estimular la creación de obras en lengua española dirigidas a lectores a partir de doce años, Grupo Anaya convoca el VIII Premio Internacional de Literatura Infantil y Juvenil. Se establece un único premio indivisible de 18.000 euros, incluyendo la publicación de la obra, y el plazo de admisión de originales finaliza el 30 de septiembre de 2010. Podrán presentarse autores de cualquier nacionalidad con originales inéditos en castellano de un mínimo de 100 páginas.
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HUMAN BOOK al Pati Llimona


Exposición de libros de artistas y pequeñas ediciones al Pati Llimona, Barcelona.

ILUSTATION 2010



Segundo festival de ilustración y edición independiente de Barcelona.

del 3 al 13 de junio 2010


más información a: http://www.ilustation.com/


viernes, 23 de abril de 2010

ABRACADABRA EN S.JORDI

Este año tendremos por primera vez una parada en la calle el día deSant Jordi, ¡estaremos delante del mercado de Santa Caterina! Osinvitamos a venir a la librería y a la parada, donde encontraréis lasúltimas novedades de libros para adultos y, como siempre, la mejorselección de libros infantiles en catalán, castellano, inglés,francés, alemán e italiano. También tendremos escritores eilustradores firmando sus libros, y talleres gratuitos para niñas y niños.

V I E R N E S 2 3 D E A B R I L
Programa de FIRMAS de ilustradores y escritores en la parada:12.00-13.00
Mesa 1 Anna Gasol y Teresa Blanch
Mesa 2 Montse Tobella / Patricia Geis13.00-14.00
Mesa 1 Stefanie Pfeil / Maxi Luchini
Mesa 2 Carme Solé Vendrell17.00-18.00
Mesa 1 Maria Tarragó y Ma Ángels Gil
Mesa 2 Lucía Serrano / Olga Molina18.00-19.00
Mesa 1 Patricia Geis / Maxi Luchini
Mesa 2 Daniela Violi / Asha Miró19.00-20.00
Mesa 1 Imma Pla y Montse Ganges
Mesa 2 Stel.la / Rebeca Luciani

A partir de las 17 h, TALLERES ABIERTOS de pintura y manualidades paraniñas y niños junto a la parada de libros. ¡No os lo perdáis!
Actividad en colaboración con las editoriales mtm y Kitschic.

Sábado 24 de abril, 12 h
CUENTACUENTOS: "QUE COMMENÇE LE CONCOURS!"Cada año, en un pueblo muy peculiar del norte de Francia, los niñosorganizan un concurso: de palabras dulces, de helados salados, denombres de calles. Desde entonces uno puede pasear por la calle de loscocodrilos rosas o el paseo de las maestras amables deleitándose conun helado de gamba con champiñones... ¡Ñam, ñam! Este año, toca unconcurso de cuentos rocambolescos. Ven a escucharlos y a votar por tucuento preferido.¡Sesión en castellano con un toque de francés!Actividad a cargo de Carine DuboisPrecio de la sesión: 4 eurosEdad sugerida: A partir de 3 años

A tener en cuenta:-Recomendamos inscribirse previamente, ya que las actividades tienenplazas limitadas. Podéis hacerlo escribiendo aricardo@abracadabrallibres.es o en el teléfono 933101410.-Vuestro e-mail es utilizado por Abracadabra Llibres única yexclusivamente para haceros llegar esta programación. Pero si noqueréis continuar recibiéndola, podéis enviarnos un mensaje que pongaen el asunto "Unsuscribe".-Estamos muy agradecidos si reenviáis esta programación a quien creáisque pueda interesarle.¡Os esperamos!-

Ricardo RendónABRACADABRA Llibres per a nensc/Gral. Álvarez de Castro 508003 BarcelonaTel/fax: +34 933101410ricardo@abracadabrallibres.es

lunes, 19 de abril de 2010

PREMIOS MOVING BOOKS 2010

Estamos encantados del entusiasmo y del trabajo de todos los que nos han enviado su obra para la selección de la exposición Moving Books.
¡Gracias a todos!

Publicamos la decisión del jurado compuesto por Ignasi Blanch, Ricardo Rendón, Roberta Bridda, Julia Pelletier y Lluís Farré.

La exposición se inaugurará, junto con la premiación, el día 4 de mayo 2010 a las 19 horas en la Librería Abracadabra, C/Gral. Álvarez de Castro, 5, Barcelona y permanecerá abierta durante todo el mes de mayo con el siguiente horario:
10.30 - 14.30 y 16.30 - 20.30 horas (lunes a sábado).

Siamo meravigliati dell’entusiasmo e del lavoro di tutti quelli che ci hannno spedito il loro libro per la selezione dell’esposizione Moving Books. Un grazie a tutti!

Qui di seguito pubblichiamo i premi decisi dalla giuria composta da Ignasi Blanch, Ricardo Rendón, Roberta Bridda, Julia Pelletier e Lluís Farré.

L’esposizione si inaugurerá, insieme alla premiazione, il giorno 4 di maggio 2010 alle ore 19 nella Libreria Abracadabra, C/Gral. Álvarez de Castro, 5, Barcelona e rimarrà aperta al pubblico durante tutto il mese di maggio con il seguente horario:
10.30 - 14.30 e 16.30 - 20.30 (da lunedí a sabato).



PREMIOS MOVING BOOKS 2010


Premio mejor libro en movimiento
Marina Martínez, Ariele Pirona y Cristina Vila, Esperando a Godot

Premio Libro Curioso
Georgina Aspa y Javiera Pintocanales, Cardumen

Premio Objeto Sensible
Anna Obon y Marta Paños, Noa

Premio mejor Flip book
Declarado desierto


PROYECTOS DESTACADOS:

Julio Antonio Blasco, La libretica de Julio Blasco
Fidel Pereiro, En un instante
Paola Bagna y Mariluz Barón, Goloso
Zoel Forniés, Cosmogonía
Didal Koniac, rrr-clac-Do


LIBROS SELECCIONADOS PARA LA EXPOSICIÓN:

1. Marina Martínez, Ariele Pirona y Cristina Vila, Esperando a Godot
2. Georgina Aspa y Javiera Pintocanales, Cardumen
3. Anna Obon y Marta Paños, Noa
4. Julio Antonio Blasco, La libretica de Julio Blasco
5. Fidel Pereiro, En un instante
6. Paola Bagna y Mariluz Barón, Goloso
7. Zoel Forniés, Cosmogonía y Alfabet animals
8. Didal Koniec, rrr-clac-Do
9. Carolina Viñamata, L’estel y L’avió, la vespa, la vibra
10. Emma González, Sin título
11. Francesc Montalt y Mayte Sanchez, Alla Kinda
12. Elisa Munsó Griful, 4º 2ª
13. Eleonora Cumer, L’attesa
14. Silvia Ortega y Sagar Fornies, The day of the tentacle
15. Maria Victoria Garrido Bianchini, Poesies
16. Cecilia Bustos, Dulces sueños
17. Irene Catania, Occhi e Mosche
18. Loredana Seregni, Fermo immagine
19. Antònia Bonell Solsona, El Martí se’n va a dormir
20. Liuna Virardi, Sin titulo
21. Daniela Violi, El des-cuentacuentos
22. Arcangela Regis, Belvoir Castle
23. Giuseppe Mendolia Calella, The time is now
24. Alessandra Fazio, Nuvole saporite
25. Maria Pujol, Planes de Sentiments
26. Montse Tobella, Sin título
27. Alba Serra, Caligrafíes
28. Silvia Aliaga, Jardí volàtil
29. Verónica Alarcón, Regards

Los libros no seleccionados para la exposición se pueden recoger en la librería Abracadabra. A los que no puedan pasar personalmente contactar por mail para el reenvío contareembolso de la obra (ilboscoblu@gmail.com).

I libri non selezionati per l’esposizione si possono ritirare presso la libreria Abracadabra. Chi non puó passare personalmente puó contattarci via mail per la rispedizione del libro in contrassegno (ilboscoblu@gmail.com).

Barcelona, 18 de abril 2010
La organización

miércoles, 14 de abril de 2010

ARTS LIBRIS


22, 23, 24, 25 abril
ARTS LIBRIS
Fira del Llibre d’Art i Disseny a Barcelona

Arts Libris és un projecte organitzat amb l’objectiu de promoure i difondre
l’edició d’autor en l’entorn de l’art i l’experimentació gràfica, pretén ser un
punt de trobada per a professionals i aficionats, productors i col·leccionistes a
l’entorn de la diada de Sant Jordi.

El llibre d’autor te multitud de facetes, possibilitats i resultats però hi ha una
sèrie de valors que els agrupen. Entendre el llibre com a peça d’art o
d’experimentació gràfica, la cura amb les edicions, l’elecció de papers,
enquadernats, etc. Alhora el posar per davant la qualitat a l’ interès comercial
i el contacte directe amb el comprador genera un col·lectiu a mig camí de
l’art, l’artesania, el disseny i les arts gràfiques i d’enquadernació. Tanmateix
és un sector productiu interessant i que a Catalunya té una llarguíssima
tradició i influència.
Arts Libris un punt de trobada per a professionals i curiosos, amb petites
exposicions, taules rodones, conferències i presentacions de llibres.
Durant els quatre dies de l’encontre, Arts Santa Mònica serà un espai
d’activitat permanent, i trobades de passadís, i que amb els anys es
converteixi en una cita important per al sector. Arts Libris pren la forma en
el creuament entre un mercat, unes exposicions i un mini-congrés.

Durant aquests quatre dies a Arts Libris s’apleguen:
65 editorials
9 presentacions-taules rodones
4 exposicions
4 tallers familiars

info a http://www.artssantamonica.cat/

BOX POPURRI - OLOKUTI - BCN

Yo también partecipo con mi libro-caja!
22, 23 y 24 d'abril a Olokuti,
C/Asturies 36 - Barcelona
metro Fontana

LLIBRES? Estampats, relligats, desplegables i tàctils.


Col·lecció de llibres, sèries i desplegables realitzats al taller al llarg de diferents cursos, amb la denominació LA GRANOTA, petites produccions de taller.
Un apartat de l'exposició estarà dedicat als resultats de dos treballs basats en el El conte de Juules de Gregie de Maeyer; una instal·lació amb il·lustracions tàctils i una versió del conte en format desplegable i gravats originals. Aquests son treballs recents de les noves produccions del taller Triangle.
Ens plau convidar-vos a la inauguració del muntatge: “ LLIBRES? Estampats, relligats, desplegables i tàctils. “ Que tindrà lloc a la BIBLIOTECA DEL MIL·LENARI, Av. Pla del Vinyet, 40, el dijous 8 d’abril a les 19.45 h. -
SANT CUGAT - BARCELONA

Us hi esperem, l’exposició durarà fins a finals del mes d’abril del 2010.
Equip del Taller Triangle.

martes, 23 de marzo de 2010

JURADO MOVING BOOKS - GIURIA MOVING BOOKS

Vista la cantidad de libros recibidos para el concurso-exposición MOVING BOOKS, la selección se hará en la mitad de Abril 2010, para examinar detenidamente todo el material pervenido.
Gracias de antemano por la vuestra partecipación y entusiasmo!

Vista la quantità di materiale ricevuto per il concorso-esposizione MOVING BOOKS, la selezione si fará per la metá di Aprile 2010, per poter cosí esaminare attentamente tutto il materiale inviato.
grazie a tutti per la partecipazione e l'entusiasmo!

El jurado estará compuesto por:
La giuria:

- IGNASI BLANCH, ilustrador y profesor de ilustración
www.ignasiblanch.cat

- RICARDO RENDÓN, librería Abracadabra

- JULIA PELLETIER, ilustradora y organizadora del Festival de Llibros Ilustrados "Como Pedro por mi casa"
www.juliapelletier.com

- LLUÍS FARRÉ, ilustrador y escriptor
http://llfarre.blogspot.com

- ROBERTA BRIDDA, Ilboscoblu, ilustradora y profesora de cursos de ediciones experimentales
www.robridda.com


Gianni Rodari alla Fiera del Libro per Ragazzi 2010

A ragione una mostra dedicata alla grande figura di Gianni Rodari
...
L’attualità dell’opera di Rodari è uno dei principali fili conduttori dell’edizione 2010 della Fiera del Libro per Ragazzi.Non poteva essere diversamente perché oltre al novantesimo anniversario della nascita (1920 a Omegna) e il trentennale della morte (1980 a Roma), il 2010 è anche il quarantennale dell’assegnazione a Rodari dell’H.C. Andersen Award (1970 a Bologna), il più prestigioso riconoscimento per scrittori di libri per ragazzi.

http://www.bolognachildrensbookfair.com/programma/gianni_rodari

In questo sito c'é del materiale su Rodari molto interessante
http://www.indire.it/Rodari/studio/index.htm

Scrivere oggi per i bambini

Scrivere significa in primo luogo scrivere per se stessi; ma scrivere per i bambini non significa scrivere per se stessi. Significa, per usare un paragone musicale, usare uno strumento particolare e non tutta l’orchestra. Usare una chiave e non tutte le chiavi. Vorrei cominciare parlando di qualche caso che conosco (per esempio del mio), non per fare dell’autobiografia, ma per partire da dati precisi. Intorno al ’49-50 ero già un giornalista abbastanza contento della sua condizione. Lavoravo in un giornale nazionale a Milano. Avevo la qualifica di inviato ed ogni seria intenzione di fare di quel lavoro il perno della mia vita. Ero già sulla trentina, da un pezzo non ero più un ragazzino. Ed ecco che un giorno il direttore del quotidiano decide di dedicare una pagina domenicale ai bambini. Chiesero a me di fare questo angolo per i bambini. Ero il solo ad aver fatto, anni addietro, il maestro di scuola e questo era l’unico titolo che suggeriva quella scelta. Avevo anche una certa predisposizione per i pezzi brillanti di fantasia o di umorismo. Cominciai così a pubblicare settimanalmente filastrocche e raccontini per i quali ritrovavo il mio gusto giovanile dei surrealisti francesi letti da studente in biblioteca. Quasi subito incominciarono ad arrivare lettere di bambini che chiedevano filastrocche per il padre tranviere, per il padre vigile urbano, per il padre impiegato e così via.Le filastrocche nascevano, per così dire, dalla mano sinistra, ma mi divertiva inventarle tenendo conto delle due condizioni di cui non potevo non avvertire il significato: la prima che l’angolo per i bambini non appariva in un giornale per bambini ma in un quotidiano nazionale assai impegnato e socialmente vicino alle classi popolari; la seconda che l’angolo diventava sempre più un dialogo in diretta con i bambini. Non una cosa fatta a tavolino, ma in presa diretta con i lettori, i bambini e le loro famiglie. Non sono, dunque, arrivato ai bambini dalla strada della letteratura, ma da quella del giornalismo; tanto è vero che ho continuato anche dopo a fare il giornalista. Nel ’50 fui praticamente costretto, anche se non del tutto convinto, a dirigere un settimanale per bambini e ragazzi e per caratterizzarlo, inventai una serie di personaggi che conoscevo bene dai tempi in cui, da cronista, avevo frequentato quotidianamente i grandi mercati di Milano per studiare i prezzi delle patate, del pesce, della carne, per occuparmi dei problemi della spesa delle famiglie. Cosi nacquero dei personaggi come Cipollino, Pomodoro, le contesse del Ciliegio, Pero Pero, mastro Uvetta ecc. In quel periodo una casa editrice mi propose di pubblicare un volumetto delle mie filastrocche e mi propose di scrivere un libro, un romanzo addirittura, sui personaggi che avevo inventato per un libro diverso: Cipollino e Pomodoro. L’idea mi divertì. Preparai una scaletta (lo scheletro del racconto) presi un mese di ferie e fui ospitato da un contadino nella campagna modenese dove in un mese feci la prima stesura. La mattina mi svegliavano all’alba. La figlia del contadino bussava alla porta: " Dai, Gianni, che sei qui per lavorare, mica per dormire! ". La massaia mi chiedeva sempre a che punto fossi arrivato. La mattina che le dissi che ero arrivato a pag. 100, festeggiammo con i vicini e con i bambini.
Così nacquero i primi due libri non a tavolino ma in un contesto ricco di stimoli a diretto contatto con la realtà, con la piena libertà di usare la fantasia. Insomma, ho scoperto così un po’ per caso un lavoro appassionante che mi metteva decisamente dalla parte dei bambini. Negli anni seguenti questo scrivere divenne sempre più uno scrivere in mezzo ai bambini, con i bambini, giocare con loro, mescolare le immagini della mia fantasia con le immagini della loro fantasia.Così ho preso l’abitudine di procedere, nel fare nuovi libri, per tre tappe: prima, raccontare a voce ai bambini nelle scuole o dove potevo incontrarli le storie che mi venivano in mente; sceglievo bambini diversi, classi e scuole dislocate nelle varie città italiane. Seconda tappa: constatato che l’oggetto poteva funzionare, che non era lessico familiare limitato al mio rapporto con un bambino o con un gruppo, allora passavo alla stesura scritta e qui prendeva sempre più piede lo studio dei meccanismi della fiaba e del racconto, la riflessione sull’immaginazione e sugli scrittori che sentivo più vicini da Palazzeschi a Zavattini. Terza tappa: dare lima, con la lettura ai bambini, prima che la pagina diventasse testo stampato. Portavo nelle scuole queste cose stando attento alle reazioni dei bambini. Anche i bambini sono critici letterari. Più che ai loro giudizi bisognava stare attenti alle loro reazioni. Se mentre io gli leggo la storia si voltano a parlare dall’altra parte significa che la storia non gli interessa; se si distraggono nel momento in cui secondo me dovrebbero ridere, vuol dire che la battuta non funziona quindi il meccanismo va studiato meglio. Così sono venuto elaborando tecniche inventive, materiale di funzionamento della fantasia che una volta fui invitato ad esporre ad alcuni insegnanti di scuola materna. Così, non a tavolino, ma nel contesto di questa esperienza a contatto con gli insegnanti, è nato il mio libro Grammatica della fantasia. Credo che l’aspetto più importante del tipo di lavoro che sono venuto rapidamente esponendo sia stata la conquista di un modo di scrivere, per i bambini, in presa diretta con il loro mondo mutevole. Ciò mi permetteva di cambiare e aggiornare le mie opinioni sui bambini, sulla scuola, sul mondo, insomma di rifare continuamente i miei studi, di farmi rieducare continuamente dai bambini.Mi sono trovato senza averlo programmato ne’ desiderato sullo scaffale della letteratura dell’infanzia. C. Dickens teneva scritta sulla sua scrivania una massima che dice: " Fa bene quel che ti capita di fare ". Ho cercato anch’io di obbedire a questa massima senza sentirmi offeso, non considerando che scrivere per bambini significava essere di serie B o in un ghetto. I bambini non sono esseri umani di serie B, ma per secoli e millenni sono cresciuti separati, senza diritti, sconosciuti, insomma in un ghetto. Ma ne stanno uscendo. Da qualche tempo li ha scoperti la pedagogia poi li ha scoperti la psicologia, la pediatria, la pubblicità, l’industria (giocattoli, prodotti alimentari ecc.). I bambini sono diventati in realtà più importanti. Per la psicanalisi sono diventati addirittura la chiave per capire gli adulti, per interpretare i comportamenti sociali. Per ultima è arrivata anche l’ONU, prima emanando una carta dei diritti infantili, poi programmando l’anno del fanciullo. Personalmente credo che i bambini abbiano diritto non a un anno di attenzioni, di problemi, di esposizioni, di mostre, ma alla attenzione permanente e crescente di ogni giorno, di ogni anno, in ogni paese. Allora io credo che ogni anno è anno del bambino. Allora mi sta bene l’anno dei bambini.
Il bambino è una scoperta recente. Nelle società primitive era un cucciolo che acquistava il suo nome solo nell’adolescenza dopo cerimonie di iniziazione, anche dopo riti spaventosi. Nelle società antiche era proprietà del padre come i mobili e gli animali. Nel Medioevo era proprietà del feudatario. Prima del bambino l’Europa rivoluzionaria del ’700 ha scoperto il buon selvaggio e solo dopo il bambino, quando si ha avuto bisogno della mano d’opera infantile per far funzionare le filature, le tessiture, le miniere di carbone in Inghilterra. Il bambino è stato operaio, è stato lavoratore della terra prima che scolaro. La scuola per tutti è nata in Europa nell’800, quando l’industria aveva bisogno di una manodopera qualificata, capace, almeno, di leggere il nome delle macchine e di interpretare le istruzioni per farle funzionare e i regolamenti. Prima, della scuola per tutti non c’era stato bisogno. E sono stati popoli analfabeti ad inventare la ruota, il linguaggio, l’agricoltura, la metallurgia. Sono stati schiavi analfabeti a costruire le piramidi. Legionari analfabeti a conquistare le Gallie. Servi della gleba analfabeti a lavorare per i grandi signori del Medioevo. L’alfabeto e la cultura sono stati per secoli monopolio di un'élite dominante. Anche le grandi letterature sono nate e hanno prodotto capolavori in società nelle quali la maggioranza dei bambini era soltanto riserva o allevamento di manodopera.
Per quanto riguarda il nostro paese è certo un fatto: la letteratura italiana è nata e si è sviluppata dentro e intorno alle corti signorili: grandi centri di civiltà e cultura sparsi per tutta la penisola. E da queste origini ha tratto e conservato caratteri aristocratici che in parte conserva ancora oggi. La tradizione aulica, non popolare, è stata dura a morire. Essa continua ad agire, tanto che letterati e critici definiscono per inferiori, circondandola di mura di silenzio, la letteratura che chiamano amena, anche se per tanti anni è stata la sola ad arrivare a tutti: giallo, fantascienza, fumetto, cinema, televisione o il libro per bambini. Queste mura, però, si sono rotte in più punti. Per il cinema e per la TV lavorano anche scrittori. Racconti per bambini li hanno scritti anche Moravia e Compagnone. Ai fumetti si interessano anche Oreste del Buono e Umberto Eco. Qualcosa ci hanno guadagnato anche i bambini. Ma non ancora tutto quello a cui avrebbero diritto. I bambini sono pazienti. Nell’800 hanno cominciato a andare a scuola e a consumare libri scolastici. In questi libri si esprimeva soprattutto la pedagogia delle classi dominanti insegnando le virtù necessarie: l’obbedienza, il risparmio, la capacità di sopportare sacrifici ecc. Quanto bastava, insomma, perché crescendo restassero lontani dai sindacati, dalle prime cooperative operaie, dalle società di mutuo soccorso. Ma in quei libri, pian piano, si sono andate infilando le fiabe popolari. Collodi traduce dal francese le fiabe di Perrault e qualche anno dopo mette da parte i programmi scolastici e degli editori per dare vita al suo Pinocchio: il più grande frutto contemporaneo della fiaba classica. Nel Pinocchio rivivono le antiche fiabe toscane, francesi, quelle dei fratelli Grimm e di Andersen. Da Pinocchio in poi il libro per bambini ha cominciato a vivere in Italia non all’ombra della scuola, ma in presa diretta con le esigenze infantili, con la fantasia infantile, con le fantasticherie della crescita, con il desiderio di avventura dei giovani lettori. Ecco insomma, il bambino, conquistare il primo piano, diventare lui l’interlocutore fuori delle mediazioni della pedagogia. Però non dimentichiamo che il maggiore filosofo del nostro tempo, Benedetto Croce, ebbe a negare una volta la legittimità dell’esistenza di una letteratura per l’infanzia. " I bambini scelgono negli scaffali i libri italiani che loro riescono ad adattare e quelli sono i libri per bambini. Ma una letteratura per l’infanzia non esiste ". Questo poteva essere vero per lui. Chi nasce in una casa piena di libri e gli viene data libertà di movimento, può andarsi a scegliere l’Orlando Furioso o il Don Chisciotte o il Robinson Crusoe o qualsiasi altro libro che possa diventare, magari ridotto, un libro per ragazzi. Croce, in fondo, teorizzava un fatto compiuto. Teorizzava il fatto che quando Pinocchio è uscito e pochi anni dopo egli scriveva quella frase, la maggioranza dei bambini italiani non aveva libri. Aveva in mano attrezzi da lavoro. Oggi invece questo discorso cambia. Del resto basta guardare lo scaffale dei libri per bambini e per ragazzi, per misurare l’altezza della liberazione che è toccata al libro per bambini rispetto alla letteratura edificante del primo ’800, rispetto al libro scolastico. I tratti importanti di quello scaffale sono oggi, a mio modo di vedere, tre: le fiabe, le avventure, la divulgazione scientifica con le relative suddivisioni (fiabe classiche e contemporanee, avventure tradizionali e di fantascienza, la divulgazione storica, geografica, tecnica e matematica). Per quello che riguarda la fiaba sento levarsi voci discordi. C’è chi si attarda a denunciarne i contenuti come se le fiabe fossero nate dalla pedagogia anziché dalla vita millenaria dei popoli. C’è chi ne suggerisce il rilievo psicanalitico. Ma le fiabe non sono nate a tavolino da sentori individuali, ma dalla elaborazione collettiva di popoli e generazioni enormemente distanti tra loro. C’è chi rimpiange la fiaba come qualcosa che non esiste più o quasi e c’è chi annuncia addirittura la fine della dimensione fantastica sia dei bambini che degli autori. Io a questo punto ci andrei piano. Non sono mai stati stampati tanti libri di fiabe come oggi. Non hanno mai circolato in Italia, come circolano oggi, fiabe di tutti i paesi (europei, africani, asiatici, sudamericani). La più grande raccolta italiana di fiabe popolari, tradotte dai vari dialetti, ha preso vita recentemente sotto i nostri occhi: sono le fiabe di Calvino. Noi non abbiamo avuto i nostri fratelli Grimm nell’800, abbiamo avuto Calvino pochi anni fa. La fiaba non sta morendo e non è mai vissuta più di adesso. Se cinquanta o cento anni fa le fiabe erano lette e gustate soltanto da un certo numero di bambini, oggi, con la scolarizzazione di massa e l’elevamento di livello di vita popolare, hanno conquistato un numero assai più largo di lettori e di ascoltatori.

LAS ILUSTRACIONES EN LA LITERATURA INFANTIL

Muy interesante este artículo de Víctor Montoya
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El ilustrador debe conocer el desarrollo senso-motriz de la infancia, con el fin de entender la actividad creativa propia del niño; es más, debe saber que cuando un niño tiene un lápiz en la mano, lo primero que hace son líneas sin convicción hasta darle una forma redonda, a la cual sólo le falta tres puntitos para que represente el rostro humano, pues los ojos y la boca son órganos a los cuales el niño atribuye muchísima importancia. Luego de los ojos y la boca, dibuja los brazos y las piernas, consistentes en dos rayitas verticales y horizontales. Posteriormente, éstas líneas difusas toman forma más estilizada y realista, a pesar de que muchos niños, a la edad de ocho años, siguen haciendo composiciones abstractas y expresionistas que, para un adulto, son de difícil comprensión, o como diría Pablo Picasso: imitar los seres y las cosas resulta muy sencillo para el pintor, lo difícil es imitar la creatividad de los pequeños pintores.
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http://www.leemeuncuento.com.ar/ilustraciones.html